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@acenacondiritto

È legittimo che i piatti del menù vengano descritti a voce dal cameriere?



Il ristoratore o imprenditore che svolge una qualsiasi altra attività di somministrazione alimentare è tenuto ad esporre insieme all’indicazione dei piatti che propone anche i relativi prezzi, inclusi i costi del coperto, tramite cartelli esposti all’ingresso del locale ovvero attraverso apposito listino reso visibile al cliente o nel menù.

Ciò si applica anche all’offerta del giorno e ai i c.d. “fuori menù”, motivo per cui in questo caso il cameriere, oltre ad indicare le pietanze e i relativi ingredienti, è tenuto ad indicare verbalmente anche i prezzi dei piatti non indicati nella lista.

Soltanto in questo modo il cliente puo’ ordinare con la necessaria consapevolezza e non troverà sorprese al momento del conto.

Questo in quanto tra le parti si instaura un rapporto di natura contrattuale avente ad oggetto la somministrazione di alimenti e bevande dietro pagamento di un corrispettivo che si conclude con l’ordine da parte del cliente, accettato dal ristorante, di quanto proposto in menù (prezzi compresi).

Ne deriva che il racconto dei piatti di giornata senza indicazione dei relativi prezzi integrano gli estremi dell’inadempimento da parte del ristoratore tale da legittimare un eventuale rifiuto dell’ospite a pagare il conto.

In conclusione, l’indicazione verbale dei piatti del giorno senza indicare i prezzi delle portate non è idonea a far concludere il suddetto rapporto tra le parti e legittima il cliente a chiedere il menù e relativi costi.



Scritto da; Alessandro Klun

(@acenacondiritto)

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