Ha fatto discutere in questi giorni la decisione di uno chef tristellato tedesco Christian Bau di prevedere in capo al cliente, al momento della prenotazione, solo on line, il deposito tramite carta di credito di una somma di euro 250 euro, da applicarsi nel caso in cui il cliente stesso non si presenti per consumare il pasto riservato. Ha inoltre previsto che l’eventuale cancellazione della prenotazione non comporta oneri per il cliente se effettuata entro i precedenti cinque giorni lavorativi, con addebito di tale somma su carta di credito se fatta dopo tale termine.
Al di là del caso di specie in linea generale si può affermare che la prenotazione del servizio ristorativo, salvo diverso accordo, non comporta spese per il cliente. Ciò comporta che il cd no show o la mancata e/o tempestiva disdetta non determina alcun costo a suo carico. Tuttavia, se il ristoratore, al momento della prenotazione, prevede, con il consenso espresso e scritto del cliente, specifici addebiti nel caso di no show o omessa o tardiva disdetta, il cliente che assume questa condotta dovrà pagarli.
Così, ad esempio, nel caso di prenotazione on line in presenza di una clausola penale - che deve essere esplicitamente accettata dal cliente “spuntando” una casella con cui si accettano le condizioni contrattuali - ovvero tramite addebito su carta di credito.Restano comunque correttezza e rispetto per il lavoro altrui come canoni a cui il comportamento del cliente dovrebbe ispirarsi.
Author: Alessandro Klun
(@acenacondiritto)
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