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Immagine del redattoreDott.re Emanuele Falcinelli

Blockchain dal campo alla tavola



La catena di approvvigionamento ha molte parti in movimento, ognuna di esse ha una peculiarità che va monitorata costantemente. E questo lo si può fare attraverso l’utilizzo della Blockchain dov'è possibile localizzare un prodotto in qualsiasi fase della catena alimentare.


Inoltre questa può mettere in connessione gli acquirenti con i venditori verificati e convalidati, riducendo così i tempi di ricerca e aiutando il settore ristorativo ad acquistare prodotti locali.



Un esempio... Attraverso un QR code un cliente di un ristorante, di una pizzeria, di una caffetteria potrà accedere a tutte le informazioni registrate nella Blockchain relative al prodotto somministrato.

Attenzione però la Blockchain non va confusa con gli Enti certificatori. In quanto per definizione non “certifica” la veridicità di un dato, ma ne dimostra la sua esistenza e immutabilità nel tempo. È dunque uno strumento complementare alle certificazioni di qualità un valido supporto per gli Enti di certificazione tradizionali che si sovrappone perfettamente a quanto previsto dagli standard internazionali sulla tracciabilità, la rintracciabilità e il controllo qualità di filiera.

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