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Quanto si deve aspettare al ristorante? È legittimo alzarsi e non pagare il conto?



La legge prevede che il cliente, dopo aver ordinato, ha diritto alla risoluzione del contratto concluso con il ristoratore qualora, effettuato l’ordine, il ritardo diventi intollerabile rispetto al servizio che lo stesso ristoratore si era obbligato a garantire, avendo nel frattempo perso interesse a riceverlo.

Quindi il cliente può lasciare il locale senza essere tenuto ad alcun pagamento per aver occupato il tavolo, fermi in ogni caso i principi di buona fede, correttezza e normale tolleranza cui entrambe le parti sono tenute e che impongono che il ritardo venga valutato secondo buon senso.


Al di là del fatto che il personale di sala non abbia indicato al momento dell’accoglienza i tempi di attesa o abbia rassicurato il cliente sulla celerità del servizio.

Per cui occorre tener conto dell’affollamento in quel momento del locale, dei consueti tempi di preparazione delle pietanze, se l’ordine è stato effettuato all’inizio o nel pieno dell’attività, o di altre circostanze che potrebbero rallentare il servizio, senza che, in tali casi, il ristoratore possa ritenersi responsabile del disservizio.



Scritto da: Alessandro Klun

(@acenacondiritto)

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