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Il Cibo letterario

Immagine del redattore: Dott.re Emanuele FalcinelliDott.re Emanuele Falcinelli

Il rapporto che la letteratura combina con il cibo e le sue varie declinazioni ossia l’alimentazione, il nutrimento fino alla gola e alla ghiottoneria; ma anche la sua assenza: la fame, la sete è senza luogo e senza tempo.



Questo perché tutte le letterature e tutte le culture hanno sentito il bisogno di portare nelle proprie pagine la relazione intima che esiste fra il cibo e l’uomo.


Una relazione fatta di simbologie e tradizioni, basta prendere come esempio uno degli episodi cruciali della Genesi, quello relativo al peccato originale e alla cacciata dal Paradiso terrestre, che si fonda sull’immagine del frutto dell’albero e sempre nella Genesi è celebre il passo nel quale Esaù svende la primogenitura al fratello Giacobbe in cambio di un piatto di lenticchie.


Insomma nella letteratura il cibo è ricercato, sognato, consumato, divorato e in molti casi al momento del cibo corrisponde un punto focale o uno snodo significativo della narrazione.

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