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La Ristorazione Italiana: Crescita, Investimenti e Tendenze

Nel 2023, il settore della ristorazione in Italia ha registrato un valore aggiunto di 54 miliardi di euro, mostrando una crescita significativa rispetto al 2022 e indicando un recupero del +3,9% rispetto al periodo pre-Covid. Questi numeri evidenziano come il settore abbia superato la crisi causata dalla pandemia, con un'ottima spinta agli investimenti.


Per concludere questa introduzione possiamo dire che; circa la metà degli imprenditori ha investito nel rinnovo delle attrezzature e nell'implementazione di strumenti digitali.




Per il 2024, le imprese hanno annunciato un piano di investimenti che si avvicina ai 4 miliardi di euro, evidenziando una tendenza verso la sostenibilità e l'innovazione.


La sostenibilità ambientale è diventata una priorità per il settore, con la maggior parte dei ristoranti e dei bar che adotta misure per ridurre i consumi energetici e proteggere l'ambiente. Inoltre, oltre l'80% delle imprese ha introdotto strumenti digitali nei propri locali.


Questi dati emergono dal "Rapporto Ristorazione 2024" presentato a Roma da FIPE-Confcommercio. Lo studio fornisce una panoramica sullo stato attuale del settore e identifica le tendenze e le sfide future.


La spesa delle famiglie nei ristoranti ha raggiunto i 92 miliardi di euro nel 2023, superando i livelli pre-pandemia e recuperando quote di mercato significative.


Nonostante una leggera contrazione nel numero di imprese rispetto all'anno precedente, il settore resta dinamico, con oltre diecimila nuove imprese che hanno avviato l'attività nel 2023. Tuttavia, il tasso di sopravvivenza delle nuove imprese rimane basso, con solo il 50% che riesce a durare oltre cinque anni.


Le donne gestiscono quasi un terzo delle imprese, con una maggiore incidenza nel settore dei bar. I giovani under 35 guidano il 12,9% delle imprese, principalmente nel segmento dei ristoranti. Inoltre, oltre 50.000 imprese sono gestite da imprenditori stranieri.


Dal punto di vista dell'occupazione, il 2023 è stato un anno positivo, con 1,4 milioni di addetti nel settore, in crescita rispetto agli anni precedenti. La forma prevalente di lavoro nel settore è il contratto a tempo indeterminato, che ha registrato una crescita rispetto al periodo pre-pandemia.


In sintesi, il settore della ristorazione in Italia mostra segni di ripresa e crescita, con un'attenzione crescente alla sostenibilità e all'innovazione, nonostante le sfide ancora presenti.



PENSIERO FINALE
Inoltre, in qualità di esperto nel settore, vorrei aggiungere due considerazioni. La prima riguarda le numerose assunzioni che ancora devono essere effettuate per la stagione estiva e in vista dell'entrata del giubileo. Queste dovrebbero essere condotte con criterio, privilegiando l'assunzione di professionisti qualificati sia nella pratica che nella promozione e divulgazione della cultura enogastronomica. Il secondo pensiero è rivolto alle istituzioni, invitandole a fare molto di più per questo settore, partendo da una riforma delle questioni più urgenti, ben note a tutti e già evidenziate nel penultimo post dell'Unione Ristoratori Italiani.



FONTE UNICA: fipe.it



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