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Writer's pictureDott.re Emanuele Falcinelli

Vi Racconto...Capodimonte & Co

Partiamo dicendo che...


Nell’alto Lazio, in provincia di Viterbo, sorge un affascinante borgo che mantiene inalterate le bellezze di un antico passato. Stiamo parlando di Capodimonte, piccolo paesino della Tuscia che da tempo è una meta turistica molto apprezzata per il suo fascino senza tempo. Il centro abitato si trova arrampicato su un promontorio affacciato sul lago di Bolsena, che offre un panorama spettacolare.

Lago di Bolsena - Capodimonte

Oramai sono dieci anni che mi reco li per le vancaze estive e non ne sono mai rimasto deluso anzi ogni anno è stato sempre più soddisfacente, non tanto lontano da questo paesino incatevole potete trovare un' agriturismo "Le Ginestre" a gestione familiare dove potete riposare e ristorarvi all' interno delle loro camere o appartamenti ognuno con un nome di un fiore o albero (io ero nell' ulivo, un appartamento composto da due camere,un bagno, salone e angolo cottura) da cui si può godere di un affaccio sul "Monte Bisenzio" antico insediamento Etrusco, con la sottostante valle che degrada dolcemente verso l'acqua, anche questa ricca di reperti archeologici. Ma la parte dominante del paesaggio è costituita principalmente dal Lago di Bolsena che si puo ammirare in tutto il suo splendore, con le due meravigliose isole e lo stesso paesino di Capodimonte, considerato la perla del lago, paese arroccato su uno splendore di roccia vulcanica che s'inoltra nell'acqua.


Agriturismo Le Ginestre - Capodimonte (VT)

Insomma una vacanza assolutamente da provare e mi raccomando se andate li non potete non visitare la Citta dei Papi o meglio la città VITERBO.


Un territorio dove la prima civiltà di cui abbiamo testimonianza è quella del Rinaldone, una popolazione del centro Italia del periodo eneolitico (2500-1800 a.C.), che prende il nome proprio dalla località nei pressi di Viterbo. Da questo periodo in poi si iniziano a stabilire dei villaggi in questa zona, tra cui quello più popoloso situato nell'odierno colle del duomo. Questo cresce e diviene un vero e proprio centro urbano che prende il nome di Surina. Il nome adottato dagli etruschi era dovuto alla presenza, secondo le loro credenze, del Dio Suri. Surina è un avamposto della lucumonia di Tarquinia e aveva scopi di commercio e difesa militare. La zona però, essendo ricca di corsi d'acqua e dotata di un terreno molto fertile, non vedeva solo Surina come centro abitato, ma anche le città nemiche di Velzna (Orvieto) e Ferento.


Così, durante il periodo etrusco, avviene la prima cruenta battaglia tra Surina e Ferento per la supremazia territoriale della valle dell'Acquarossa e delle zone limitrofe. La prima guerra vede Surina vittoriosa, che così, oltre a distruggere la città rivale, aumenta la sua egemonia su un territorio che partiva dai monti Cimini fino ad arrivare alle rive del lago di Bolsena.

Palazzo dei Papi Viterbo


Sitografia

I fatti storici narrati con riferimeo alla Città di Viterbo in questo articolo sono stati prelevati dal sito ufficiale del COMUNE DI VITERBO il quale potete trovare allegato nel testo.



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