Questa sta utilizzando i resti di cibi e bevande, rinvenuti in antichi recipienti, per ricostruire strategie di sussistenza, consumo e banchetti delle antiche cucine.
Molti sono stati i tentativi di “risvegliare” antichi lieviti per produrre birra o pane, che hanno decisamente attirato l’attenzione del pubblico verso queste tematiche. Attenzione che ha rivelato un cresente interesse nelle persone di conoscere il passato attraverso la cucina, bisogno a cui stanno attingendo musei, educatori, tour operator e il mondo dell’enogastronomia in generale.
E questo spiega perché l’archeologia alimentare è diventata un mezzo per portare l’archeologia al grande pubblico. Ricreare i cibi di molto tempo fa e consentire ai non specialisti di accedervi fornisce un nuovo modo per le persone di interessarsi e confrontarsi con il passato.
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