Da quando ho scoperto il bello della divulgazione enogastronomica, ho sempre sostenuto che il cibo come componente del patrimonio culturale è una delle espressioni più rappresentative della nostra identità: cibo e luogo sono i pilastri della costruzione identitaria di ognuno di noi. Questo perché il senso di appartenenza, ovvero l’adozione di un modello alimentare condiviso al fine di definire e rafforzare i processi di identificazione in un gruppo, rappresenta una componente denotativa dei flussi migratori e spinge le diverse comunità di migranti a conservare le proprie abitudini nutritive anche al di fuori del proprio paese
E proprio per questo che il tema della valorizzazione delle tradizioni culinarie e il rapporto con i cibi locali si interseca con le tematiche del recupero urbano e della difesa dell’identità dei luoghi generando così pratiche virtuose di recupero di spazi degradati nel centro e nelle periferie delle città.
Il cibo racconta il conflitto e l’armonia tra gli abitanti e gli spazi della città, le abitudini di un popolo, i rituali condivisi che si svolgono nelle vie e nelle piazze.
Il cibo è per un viaggiatore la chiave di accesso alle culture e la scoperta dei luoghi del cibo è scoperta delle città e della sua anima.
Scritto da;
Emanuele Falcinelli
(CEO Founder di Chefetto.net)
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