A partire dal 2023 si prevede che in Spagna sarà in vigore la Legge contro lo spreco alimentare con un approccio sistemico e deciso per contrastare il fenomeno “FOOD WASTE” partendo proprio dalle fasi iniziali della filiera. Ossia dalle aziende di produzione e trasformazione del cibo che dovranno stilare un piano di prevenzione delle perdite così da valutare al meglio i processi produttivi, andando ad individuare dove si concentrano gli sprechi ed intervenire di conseguenza per eliminarli, o minimizzarli, destinando gli "avanzi" ad altri indirizzi come donazioni alimentari (ONG) o a seconde produzioni (marmellate, compost, succhi di frutta,etc)
Questa fa riferimento anche all’ Agenda ONU 2030 e in particolar modo al punto 12.3 il quale ci dice che: “Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”.
Questo è un importante progetto della Spagna che si muove verso il futuro del cibo e della prevenzione, obbligando le aziende ad una pianificazione per eliminare il concetto stesso di spreco, e alla sensibilizzazione del privato (cittadino) per modificare la visione del cibo, coinvolgendo e formando i principali attori di tutta la filiera i quali dovranno implementare lo spazio anche nelle linee di vendita per i cibi considerati meno “attraenti” rispetto ad altri.
Andando a concludere con i dati dello spreco alimentare nel mondo possiamo apprendere secondo la FAO perdite del 30% di cibo già al primo stadio di produzione, ossia prima che arrivi nelle dispense dei consumatori.
Lo spreco alimentare inoltre è anche responsabile del 10% delle emissioni di anidride carbonica, che contribuiscono al cambiamento climatico, e questi dati vengono resi noti anche dal Waste Watcher International il quale negli anni con il lavoro di analisi e monitoraggio periodico ha permesso di allargare il campo di osservazione sui temi collegati allo spreco alimentare domestico in un’ottica di economia circolare e sviluppo sostenibile diventando così un punto di riferimento nazionale ed europeo sul tema, e strumento portante della Campagna Spreco Zero.
ATTENZIONE - Per quanto riguarda la Spagna, il ministero ha registrato che si butta un totale di 1300 tonnellate di cibo ogni anno, equivalenti a 31 chili di alimenti per persona: come se ognuno di noi buttasse 250 euro all'anno.
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Spunto di Riflessione
Teniamo presente inoltre; non solo si spreca denaro in derrate alimentari che poi non usufruiamo, ma bisogna anche pagare per poi smaltirlo.
Con il contributo di: Lorenzo.P
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